Quanta elettricità si preleva davvero dalla rete
Il consumo istantaneo equivale alla potenza divisa per 1 000; uno stendino da 250 W assorbe 0,25 kWh ogni ora di funzionamento continuativo. Poiché la legislazione italiana sulla misura domestica fattura l’energia in kilowattora, basta moltiplicare quell’0,25 per il tempo-panni sul telaio: quattro ore di uso lineare totalizzano 1 kWh. Se il modello è da 300 W e lavora sei ore perché il carico è spesso, l’assorbito sale a 1,8 kWh.
Tradurre i kWh in euro con il prezzo 2025 della bolletta
ARERA, per il trimestre luglio-settembre 2025, indica un costo della “materia energia” di circa 0,17 €/kWh nella fascia F23, la più vantaggiosa per i consumi serali Arera. Applicando quel valore:
- stendino 220 W: 0,22 kWh × 0,17 € ≈ 0,04 €/h
- stendino 300 W: 0,30 kWh × 0,17 € ≈ 0,05 €/h
- drying-pod 1 000 W: 1 kWh × 0,17 € = 0,17 €/h
Un ciclo tipico di quattro ore con il modello da 300 W costa dunque circa 0,20 €; lo stesso bucato asciugato in asciugatrice a resistenza (3 kWh medi) richiederebbe oltre 0,50 €.
Quanto dura un ciclo reale e da cosa dipende
La tela riscaldata non soffia aria: l’umidità migra lentamente verso l’ambiente. Con camicie e biancheria leggera bastano 3 – 4 h; jeans o asciugamani fitti arrivano a 6 h. Temperatura della stanza, pre-centrifuga a 1 200 giri e ricambio d’aria incidono più della potenza dichiarata. In locale a 18 °C senza deumidificatore la coda di asciugatura si allunga anche del 30 %.
Quando lo stendino conviene davvero rispetto alla resistenza “classica”
Finché il tempo-panni resta sotto le sei ore, il rapporto €/kg asciugato favorisce lo stendino elettrico: 1,5 kWh contro 2-4 kWh di un dryer convenzionale. Se però il carico è voluminoso e richiede otto ore, il vantaggio energetico si diluisce; a quel punto un’asciugatrice a pompa di calore di classe A+++ (0,8 – 1 kWh per ciclo) può risultare perfino più efficiente.
Piccoli accorgimenti per ridurre ancora il contatore
- Aumentare la centrifuga in lavatrice: 1 000 → 1 400 giri taglia fino a 20 % dell’umidità iniziale.
- Usare un telo di cotone a tenda sul carico: trattiene il calore convettivo e abbrevia i tempi.
- Accoppiare un deumidificatore a basso consumo: l’aria secca accelera l’evaporazione senza alzare i watt dello stendino.
- Stendere in un’unica fila: le sovrapposizioni creano sacche di vapore che allungano il ciclo.
Conclusione: pochi watt che, gestiti con metodo, fanno risparmiare
Uno stendino riscaldato dei modelli domestici assorbe meno di un bollitore elettrico e, usato con criterio, asciuga un carico medio con 15-25 centesimi di elettricità: un’alternativa interessante alla “fase asciugatura” dell’asciugatrice tradizionale, specie in autunno e inverno. La chiave è conoscere la potenza nominale, calcolare le ore effettive e giocare su centrifuga, temperatura ambiente e ventilazione per non sprecare neppure un watt.